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INCONTRIAMO gli ECOVILLAGGI del Lazio 6-7 settembre 2014

30 agosto 2014 in Articoli, Eventi

Incontriamo gli Ecovillaggi del Lazio 6/7 Settembre 2014

Nel weekend 6-7 settembre all’Ecovillaggio a Pedali di Torri in Sabina è in programma l’iniziativa INCONTRIAMO gli ECOVILLAGGI del LAZIO dove sono chiamati a condividere la propria esperienza tutti gli ecovillaggi e i progetti di co-housing del Lazio e chiunque sia interessato e vede in tali realtà una possibile soluzione per il proprio benessere.

Le due giornate si apriranno con la presentazione delle realtà esistenti nel Lazio per proseguire, in più sessioni, con dei cerchi di condivisione proposti dai partecipanti. Sarà un’occasione per chiarirsi le idee sui vantaggi di una vita insieme e sulle possibili criticità. Tra gli argomenti proposti finora: comunicazione interna e metodi decisionali, principi, regole, ruoli e responsabilità, gestione economia interna, stili di vita, strutture giuridiche, percorsi per avviare un’ecovillaggio.

Sabato sera è prevista una jam session danzante con gli stessi partecipanti che vorranno mettere a disposizione strumenti e voglia di suonare e ballare mentre domenica pomeriggio sarà ospite l’autrice Marinella Correggia con i suoi libri.

L’evento sarà arricchito con proiezioni, libri, mercatino con prodotti artigianali e mercadono.

Nella struttura dell’Ecovillaggio a Pedali sono disponibili spazio tende ed alcuni posti letto e vengono serviti pasti bioveg su prenotazione e partecipazione alle spese per le quali si accettano buoni ŠCEC per il 20% (info su www.arcipelagoscec.org)

Ingresso su prenotazione (entro il 4 settembre).
Per presentare i progetti e/o proporre articoli per il mercatino contattare l’organizzazione.
Per informazioni: Laura tel. 3332365729 apedaliecovillaggio@gmail.com
(leggere Quaderno degli Ideali e Regolamento su www.apedali.it)

Hanno aderito: Il Vignale, Abiterra, A Pedali, Tribu’Lab.

Si allega la locandina dell’evento.

da tommaso

Esperienze di cambiamento a confronto. 29 aprile nei Castelli Romani

17 aprile 2014 in Economia, Eventi

29aprileL’Italia e l’Islanda non hanno, a prima vista, molto in comune. Ma uno sguardo più attento rivela che sotto superfici così diverse vivono e fremono esperienze simili e complementari di cambiamento sociale, economico e politico. Ce le raccontano, martedì 29 aprile, Daniel Tarozzi e Andrea Degl’Innocenti, autori rispettivamente di “Io faccio così. Viaggio in camper alla scoperta dell’Italia che cambia” e “Islanda chiama Italia. Storia di un paese che è uscito dalla crisi rifiutando il debito”.

“Io faccio così” (Chiare Lettere, 2013), di Daniel Tarozzi, è una raccolta delle incredibili esperienze di cambiamento incontrate nel suo viaggio in camper di 7 mesi per tutta la penisola. Una voce fuori dal coro che mostra come, nonostante la crisi, ci sia un’Italia che reagisce, che non molla, che va avanti e crede nel futuro.

“Islanda chiama Italia” (Ludica e Arianna Editrice, 2013), di Andrea Degl’Innocenti, racconta invece la cosiddetta “rivoluzione silenziosa” islandese: un grosso movimento dal basso sorto in seno alla crisi che ha portato al rifiuto di socializzare un debito privato delle banche e alla cacciata della classe dirigente del paese.

L’evento unisce due racconti concreti di cambiamento, speranza, e successo. Le storie di un’Italia in fermento che silenziosamente, a dispetto della crisi (o forse partendo proprio da essa), riesce a cambiare e a tirar fuori le proprie caratteristiche migliori si mescolano ai racconti provenienti da un paese lontano come l’Islanda. Ne emergono punti di contatto imprevedibili, suggestioni e similitudini inattese.

L’incontro sarà un’occasione per presentare anche “Italia che cambia”, un nuovo progetto di editoria multimediale che i due autori portano avanti assieme ad un gruppo di professionisti del settore, con l’intento di raccontare e mettere in rete i protagonisti del cambiamento.

L’iniziativa, proposta da Italia che Cambia, Cantiere Ecologia e TribùLab, si apre alle ore 20 con aperitivo bio vegetariano presso la Casa delle Associazioni di Ariccia – Via Strada Nuova, 1.
Ingresso con contributo libero.

Per informazioni: Annalisa tel. 393 0041292 annalisa.jannone @ gmail.com

Invito al voto consapevole e responsabile

24 febbraio 2013 in Appelli

RETE DEI CITTADINI invita tutti gli elettori ad informarsi sullo scenario elettorale completo, sia per le elezioni regionali che per quelle relative a Camera e Senato, attraverso i media alternativi e le bacheche istituzionali per poter esprimere la propria posizione con consapevolezza e responsabilità.

La democrazia. Chi l’ha vista? E come trovarla?
di Pino Strano, candidato RETE DEI CITTADINI alla presidenza del Lazio

La nostra “democrazia” non so perché dovrebbe ancora chiamarsi così.
La nostra è ormai una finta democrazia. Dal 1946 in poi il sistema democratico italiano è andato progressivamente degenerando. La politica si è prima professionalizzata. Poi si è commercializzata, e personalizzata. E si è via via sempre più corrotta per via dei costi di questa commercializzazione/personalizzazione. Succhiando risorse al popolo, sia esplicite col sistema dei finanziamenti-rimborsi, sia implicite con le tangenti. Il sistema elettorale parimenti è andato riducendo gli spazi di partecipazione e rappresentanza. Prima il passaggio dal proporzionale al maggioritario, ancorché imperfetto. Poi con l’abolizione delle preferenze e i sistema delle liste bloccate. La sovranità del popolo è stata sempre più ridotta e soffocata. Sappiamo tutti che la trasformazione dei partiti da strutture di ascolto e raccordo tra cittadini e istituzioni (vi ricordate le case del popolo? Gli oratori? I circoli dopolavoristici? Le associazioni giovanili?) in pure macchine di raccolta di consenso elettorale ha stravolto l’impianto e il significato, per certi versi fragile, ma allora sensato, della Costituzione. Fragile, proprio perché ha permesso questa degenerazione, che potrebbe trovare soluzione solo con l’introduzione di strumenti di democrazia diretta.

Ma oltre all’impianto istituzionale e la modifica dei partiti, si è modificata la struttura della comunicazione nella società. L’informazione, che prima viaggiava attraverso molti canali paralleli oggi si è concentrata. Sia come proprietà, che come strumenti. I famosi mainstream. Il resto sono briciole. Solo internet teoricamente permetterebbe una fuga da quella gabbia. Ma anche internet è condizionata. Non fosse altro perché le teste che la percorrono sono comunque immerse nella struttura generale. E infatti internet raramente è propriamente “alternativo”, ma più che altro “amplificativo” di processi che avvengono ad altro livello.

In definitiva la modifica delle istituzioni, dei partiti e della comunicazione ha ristretto ulteriormente la piramide del potere che viene a determinarsi col sistema rappresentativo. L’illegalità istituzionalizzata aggiunge un altro tocco di ipocrisia alla situazione.
Oggi della sovranità del popolo è rimasto un unico brandello: il voto.

Ora, se questo voto viene determinato in condizioni di fortissima diseguaglianza comunicativa, cosa resta?

Noi che nasciamo dal basso. Che non abbiamo soldi, tv, giornali, che rifiutiamo gli apparentamenti strumentali. Che proprio perché nasciamo dal basso e rifiutiamo la logica della personalizzazione, dentro questo sistema siamo afoni, anzi proprio muti. Possiamo anche gridare, ma siamo chiusi nella gabbia di isolamento acustico del sistema. Che impone le sue regole. Che vincolano e obbligano anche chi vuole opporsi. Se vuoi esistere, anche come opposizione, devi sottometterti alle regole non scritte. Che dicono o hai mezzi, o non esisti. O hai la visibilità di un capo che tutti acclamano, o non esisti. O usi mezzi illegali anche tu, o non esisti. O pratichi la censura e zittisci gli avversari e usi qualsiasi mezzo immorale per diffondere la tua politica, o non esisti. O ti sottometti alle leggi del sistema, o niente.
Noi che rifiutiamo tutto questo, siamo un corpo estraneo. Non dobbiamo esistere. Siamo i “matti” chiusi nella stanza di contenzione del sistema. I meccanismi di censura implicita, ma anche esplicita, ci imbavagliano.

Non facciamo piangina, ma queste verità vanno dette. Noi continueremo, perchè sappiamo di essere nel giusto. Perché o il popolo si salva da sé, o non ha speranza. O si vince con metodi nuovi, o chi vince è in realtà sempre il nemico. Perché vincono i metodi del nemico.

Chi pensa che la presa del palazzo d’inverno, possa giustificare le mille incongruenze e incoerenze, perché quella è una precondizione che condurrà poi a un mondo migliore, si illude.
Sempre, nella storia, quello si è tradotto nel semplice cambiamento delle facce di chi sta ai vertici del potere. Non in un cambiamento della struttura piramidale del potere.

I fini non giustificano i mezzi. I mezzi determinano invece la qualità del risultato finale.

O costruiamo democrazia vera da subito, o la presa del palazzo d’inverno ha un altissimo rischio che si risolva in un assorbimento e travisamento e, alla fine, strumentalizzazioni delle spinte positive.
Per questo noi vogliamo che i rappresentanti eletti da subito siano puri strumenti della sovranità popolare. Per questo noi costruiamo e pratichiamo democrazia diretta da subito. Prima di tutto al nostro interno.

Certo, è molto più difficile. Lo sappiamo benissimo. Ma la strada apparentemente più breve non conduce alla meta. Te ne allontana. Ritarda il momento in cui si percorrerà la strada giusta.

Regionali 2013: Come votare RETE DEI CITTADINI?

20 febbraio 2013 in Politica, Votazioni

Alle Elezioni regionali del Lazio si può votare RETE DEI CITTADINI usando la scheda verde.

 

Per votarla correttamente bisogna mettere la croce su entrambi i simboli ed esprimere la preferenza per il candidato consigliere più rappresentativo tra quelli riepilogati nell’elenco candidati.

 

Questo è fondamentale al fine di far godere alla lista del vantaggio pieno del proprio voto.

 

Le votazioni sono in concomitanza con le politiche, per le quali si useranno schede di colore diverso.

Si può votare domenica 24 febbraio dalle 8:00 alle 22:00 e lunedì 25 febbraio dalle 7:00 alle 15:00.

ATTENZIONE: Chi dichiarerà preventivamente il proprio voto per la lista RETE DEI CITTADINI entrerà a far parte dell’assemblea sovrana che avrà il controllo sugli eletti della lista secondo il metodo innovativo.

Conferenza stampa TGR

19 febbraio 2013 in Chi siamo, Conferenze

Pubblichiamo uno tra i pochissimi interventi in TV per cercare di spiegare alle persone RETE DEI CITTADINI.