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da tommaso

Il lavoro è diventato anacronistico?

30 aprile 2014 in Economia

Che razza di società stiamo costruendo???
da PolisTV

Domani è la festa del lavoro.

Buona festa a chi il lavoro ce l’ha. Buona trasferta, gita, barbecue anche a chi il lavoro non ce l’ha. Buon lavoro a chi domani dovrà tenere aperti i centri commerciali nel quale ci recheremo allegramente a fare shopping, per arredare la casa o solo per soddisfare una delle nostre tante esigenze edonistiche.

La FESTA del LAVORO in tempi di crisi, dove il lavoro scarseggia, dovrebbe essere un’occasione di riflessione, non solo di evasione.

Siamo nel XXI secolo, il lavoro è diventato anacronistico?

Una cosa fondamentale sulla quale ti invito a riflettere è capire che razza di società stiamo costruendo e quale società vorremmo.Oggi, grazie a Dio e all’intelligenza umana, un trattore solo fa il lavoro di mille zappatori. E bastano una decina di lavoratori, forse meno per costruire il trattore e manutenerlo, e estrarre il carburante per farlo andare. E’ una cosa magnifica, abbiamo scoperto un tesoro, una bacchetta magica che permette di ridurre del 99% le fatiche umane, e mai vorrei tornare indietro. Mai vorrei essere costretto a zappare la terra per nutrirmi, se non è una mia libera scelta.lavoroMa invece di ridurre la giornata lavorativa, e avere più tempo per goderci la vita e il tempo libero, per leggere e filosofeggiare, costringiamo i contadini superstiti e gli operai a turni massacranti e a salari da fame, e diciamo alle restanti 990 persone di andarsi a cercare un lavoro qualunque, altrimenti dovranno digiunare. Qualunque lavoro: distribuire volantini, consegnare le pizze a casa, fare vendite telefoniche: purché si venda di più, “consumate per creare occupazione” “l’economia gira con te” altrimenti l’economia ristagna e la gente, in quest’epoca di abbondanza e di magazzini strapieni, muore di fame e si suicida.Non ha dell’irrazionale tutto ciò? Continua a leggere questo articolo →

da tommaso

In transizione per una via d’uscita

28 novembre 2013 in Economia

Per riscoprire il benessere e il piacere di condividere
di Tommaso Orazi, RETE DEI CITTADINI

schiaviNella società odierna le risorse e gli esseri viventi sono sfruttati senza scrupoli per portare profitto ai pochi che detengono il potere. Gli umani sono costretti ad essere occupati in un lavoro spesso stressante, nocivo e lontano dalla propria abitazione, per guadagnare un salario ridimensionato dalle tasse per “servizi a pagamento” e già impegnato per la rata del mutuo bancario o l’affitto di casa, per possedere un veicolo utilizzato prevalentemente per recarsi sul posto di lavoro, per sostenere i consumi e acquistare qualsiasi bene/servizio non avendo tempo sufficiente per realizzarlo o, condizionato dalle pubblicità, per accumulare beni materiali che compensino la mancanza di benessere. Continua a leggere questo articolo →

Scollocamento

10 maggio 2012 in Articoli, Riflessioni

Il Passaparola di Simone Perotti, scrittore

L’economia non può crescere all’infinito
Ciao a tutti sono, Simone Perotti, sono un scrittore, scrivo romanzi, racconti, saggi, ho scritto “Adesso basta” e insieme a Paolo Ermani “Ufficio di scollocamento”.

Lo scollocamento è il lavoro necessario per uscire da questo sistema, è un’uscita non riferita solo agli aspetti economici, lavorativi, non soltanto il banale smettere di lavorare e cambiare vita che banale non è, ma naturalmente è una cosa specifica, è un cambiamento, è un’uscita da questo sistema da tutti i punti di vista, dal punto di vista psicologico, esistenziale, filosofico oltre che economico , lavorativo e sociale, è il tentativo di scendere dalla nave che sta affondando, prima che il tardivo annuncio del comandante ci metta in difficoltà. Continua a leggere questo articolo →