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Ciao, sono Ronny, un cittadino israeliano

26 marzo 2012 in Campagna sensibilizzazione, Politica estera

Ciao, sono Ronny. Ho 41 anni. Sono un padre, un progettista grafico, un insegnante, un cittadino di Israele. E ho bisogno del vostro aiuto. Ultimamente, nei telegiornali, sentiamo preannunciare una guerra. Enorme. I governi parlano di distruzione, autodifesa, come se questa guerra non avesse a che fare con noi. Tre giorni fa, ho pubblicato un poster su Facebook. Il messaggio era semplice: “Iraniani, non bombarderemo mai il vostro paese, vi amiamo”. Accanto al poster ha aggiunto: “Al popolo iraniano, a ogni padre, madre, figlio, fratello e sorella. Perché ci sia un guerra tra di noi, è necessario che prima abbiamo paura l’uno dell’altro. Dobbiamo odiare. Io non ho paura di voi, non vi odio. Non vi conosco nemmeno. Nessun Iraniano mi ha mai fatto del male. Non ho nemmeno mai conosciuto un Iraniano … giusto uno a Parigi, in un museo. Un tipo simpatico. Qualche volta qui vedo un Iraniano in TV. Parla di una guerra. Sono certo che non rappresenta tutto il popolo iraniano. Se sentite qualcuno in TV parlare di un bombardamento su di voi … state certi che non sta rappresentando tutti noi. Non sono un rappresentante ufficiale del mio Paese. Ma conosco le strade della mia città, parlo ai miei vicini, i miei famigliari, i miei amici e a nome di tutte queste persone … vi vogliamo bene. Non abbiamo alcuna intenzione di farvi del male. Al contrario, ci piacerebbe incontrarvi, prendere un caffè assieme e parlare di sport. Continua a leggere questo articolo →

Per la Pace

25 settembre 2011 in Appelli, Campagna sensibilizzazione, Riflessioni

Generale, il tuo carro armato
è una macchina potente
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.
(Bertolt Brecht)

Crisi araba e petrolio: il picco c’è ma non si vede (sui media)

29 agosto 2011 in Ambiente, Economia

di Gianluca Palmara-RETE DEI CITTADINI

Con la caduta di Gheddafi è da ritenersi compiuta la primavera araba, ma non occorre essere complottisti di professione per vedere il gioco di varie potenze occidentali nelle rivolte arabe. Non occorre nemmeno andare tanto in là con le speculazioni, economiche o politiche che siano, si tratta banalmente di petrolio. Ma cosa c’è dietro questa parola che racchiude interessi vitali per l’economia mondiale? E’ possibile avere un quadro geopolitico più ampio e allo stesso tempo più approfondito su ciò che sta avvenendo in Libia e in Egitto? Per farlo ho ripreso alcuni interessanti articoli pubblicati dall’ottimo blog http://petrolio.blogosfere.it al riguardo.

Cominciamo dall’Egitto, che ha raggiunto il picco di produzione petrolifera nell’ormai lontano 1995 e si trova con la produzione in calo e la domanda interna crescente. Solo considerando questa situazione, che possiamo dire generalizzata nei paesi maghrebini capiamo il perché dell’intervento occidentale. Questi paesi hanno necessità di distrarre quote crescenti di produzione dall’esportazione alla domanda interna. Come ha chiarito Jeff Rubin, economista di fama mondiale, in una conferenza tenuta Continua a leggere questo articolo →

Manovre finanziarie

19 agosto 2011 in Articoli, Economia, Politica estera

Ci raccontano continuamente che abbiamo da sistemare i conti, che dobbiamo ridurre la spesa pubblica (cioè lo stato sociale) che dobbiamo fare sacrifici… Il perchè è piu complicato da spiegare, ma essendo popolo non sovrano ci interessa relativamente e dobbiamo subire magari aumentando la spesa per il superenalotto e il gratta e vinci. Di abbassare i privilegi dei nostri “eletti” non se ne parla neanche, troppo complicato…

Un articolo da E-il mensile facile facile per farsi un’idea in che <Stato> stiamo..

E’ partita la caccia a 17 miliardi per risanare il bilancio entro il 2013. Perché non iniziare rinunciando a spendere 16 miliardi per l’acquisto di 131 inutili cacciabombardieri? Per anticipare il pareggio di bilancio al 2013, il governo italiano deve recuperare subito 17 miliardi di euro. Dove trovarli? La risposta che arriva dai palazzi della polizia è tristemente scontata: tagliando le pensioni. Come se non vi fossero alternative. Ne ricordiamo, come facciamo da tempo, una che basterebbe da sola: annullare il programma pluriennale di spesa militare Continua a leggere questo articolo →

30.000 bimbi morti e non ce ne frega niente

6 agosto 2011 in Appelli, Economia, Politica estera

Secondo l’ONU sono 29.000 i bambini sotto i 5 anni morti di fame in Somalia negli ultimi 90 giorni. E il dato per bambini e persone sopra i 5 anni, pur non comunicato, non può che essere simile e spingere il bilancio di questa tragedia verso numeri da olocausto. Molto di più di una strage, molto di più di una guerra.

Muoiono nelle zone controllate dagli islamici cattivi come in quelle sotto il controllo dei filo-occidentali, così come muoiono nei campi per profughi in Kenya ed Etiopia, quelli che riescono ad arrivarci. La causa è la peggiore siccità da sessant’anni, unita a una guerra e all’irresponsabilità di governanti e aspiranti governanti troppo impegnati in altro per far caso a questo massacro, in quelle zone come in Oriente e in Occidente, tanto che gli appelli dell’ONU per raccogliere i quattro spiccioli per nutrirli sono caduti nel vuoto Continua a leggere questo articolo →