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Invito al voto consapevole e responsabile

24 febbraio 2013 in Appelli

RETE DEI CITTADINI invita tutti gli elettori ad informarsi sullo scenario elettorale completo, sia per le elezioni regionali che per quelle relative a Camera e Senato, attraverso i media alternativi e le bacheche istituzionali per poter esprimere la propria posizione con consapevolezza e responsabilità.

La democrazia. Chi l’ha vista? E come trovarla?
di Pino Strano, candidato RETE DEI CITTADINI alla presidenza del Lazio

La nostra “democrazia” non so perché dovrebbe ancora chiamarsi così.
La nostra è ormai una finta democrazia. Dal 1946 in poi il sistema democratico italiano è andato progressivamente degenerando. La politica si è prima professionalizzata. Poi si è commercializzata, e personalizzata. E si è via via sempre più corrotta per via dei costi di questa commercializzazione/personalizzazione. Succhiando risorse al popolo, sia esplicite col sistema dei finanziamenti-rimborsi, sia implicite con le tangenti. Il sistema elettorale parimenti è andato riducendo gli spazi di partecipazione e rappresentanza. Prima il passaggio dal proporzionale al maggioritario, ancorché imperfetto. Poi con l’abolizione delle preferenze e i sistema delle liste bloccate. La sovranità del popolo è stata sempre più ridotta e soffocata. Sappiamo tutti che la trasformazione dei partiti da strutture di ascolto e raccordo tra cittadini e istituzioni (vi ricordate le case del popolo? Gli oratori? I circoli dopolavoristici? Le associazioni giovanili?) in pure macchine di raccolta di consenso elettorale ha stravolto l’impianto e il significato, per certi versi fragile, ma allora sensato, della Costituzione. Fragile, proprio perché ha permesso questa degenerazione, che potrebbe trovare soluzione solo con l’introduzione di strumenti di democrazia diretta.

Ma oltre all’impianto istituzionale e la modifica dei partiti, si è modificata la struttura della comunicazione nella società. L’informazione, che prima viaggiava attraverso molti canali paralleli oggi si è concentrata. Sia come proprietà, che come strumenti. I famosi mainstream. Il resto sono briciole. Solo internet teoricamente permetterebbe una fuga da quella gabbia. Ma anche internet è condizionata. Non fosse altro perché le teste che la percorrono sono comunque immerse nella struttura generale. E infatti internet raramente è propriamente “alternativo”, ma più che altro “amplificativo” di processi che avvengono ad altro livello.

In definitiva la modifica delle istituzioni, dei partiti e della comunicazione ha ristretto ulteriormente la piramide del potere che viene a determinarsi col sistema rappresentativo. L’illegalità istituzionalizzata aggiunge un altro tocco di ipocrisia alla situazione.
Oggi della sovranità del popolo è rimasto un unico brandello: il voto.

Ora, se questo voto viene determinato in condizioni di fortissima diseguaglianza comunicativa, cosa resta?

Noi che nasciamo dal basso. Che non abbiamo soldi, tv, giornali, che rifiutiamo gli apparentamenti strumentali. Che proprio perché nasciamo dal basso e rifiutiamo la logica della personalizzazione, dentro questo sistema siamo afoni, anzi proprio muti. Possiamo anche gridare, ma siamo chiusi nella gabbia di isolamento acustico del sistema. Che impone le sue regole. Che vincolano e obbligano anche chi vuole opporsi. Se vuoi esistere, anche come opposizione, devi sottometterti alle regole non scritte. Che dicono o hai mezzi, o non esisti. O hai la visibilità di un capo che tutti acclamano, o non esisti. O usi mezzi illegali anche tu, o non esisti. O pratichi la censura e zittisci gli avversari e usi qualsiasi mezzo immorale per diffondere la tua politica, o non esisti. O ti sottometti alle leggi del sistema, o niente.
Noi che rifiutiamo tutto questo, siamo un corpo estraneo. Non dobbiamo esistere. Siamo i “matti” chiusi nella stanza di contenzione del sistema. I meccanismi di censura implicita, ma anche esplicita, ci imbavagliano.

Non facciamo piangina, ma queste verità vanno dette. Noi continueremo, perchè sappiamo di essere nel giusto. Perché o il popolo si salva da sé, o non ha speranza. O si vince con metodi nuovi, o chi vince è in realtà sempre il nemico. Perché vincono i metodi del nemico.

Chi pensa che la presa del palazzo d’inverno, possa giustificare le mille incongruenze e incoerenze, perché quella è una precondizione che condurrà poi a un mondo migliore, si illude.
Sempre, nella storia, quello si è tradotto nel semplice cambiamento delle facce di chi sta ai vertici del potere. Non in un cambiamento della struttura piramidale del potere.

I fini non giustificano i mezzi. I mezzi determinano invece la qualità del risultato finale.

O costruiamo democrazia vera da subito, o la presa del palazzo d’inverno ha un altissimo rischio che si risolva in un assorbimento e travisamento e, alla fine, strumentalizzazioni delle spinte positive.
Per questo noi vogliamo che i rappresentanti eletti da subito siano puri strumenti della sovranità popolare. Per questo noi costruiamo e pratichiamo democrazia diretta da subito. Prima di tutto al nostro interno.

Certo, è molto più difficile. Lo sappiamo benissimo. Ma la strada apparentemente più breve non conduce alla meta. Te ne allontana. Ritarda il momento in cui si percorrerà la strada giusta.

Scopa Night

22 febbraio 2013 in Campagna sensibilizzazione, Eventi

evento di chiusura campagna elettorale

Pino Strano candidato alla presidenza della Regione Lazio ha dichiarato che passerà la serata conclusiva della campagna elettorale di venerdì 22 febbraio 2013 affiggendo manifesti, ovviamente negli spazi previsti, nella città di Roma. E cioè gli spazi n. 3 e 4, 67 e 68. Diffida i candidati delle altre liste dall’affiggere i propri manifesti utilizzando ILLEGALMENTE gli spazi destinati alla RETE DEI CITTADINI, come fanno impuniti da settimane. Invita chiunque voglia collaborare con lui a presentarsi alle ore 20.00 in piazza della Repubblica davanti alla chiesa di S.Maria degli Angeli munito di secchio e scopa per poi spostarsi sul territorio.

per info dell’ultimo minuto: 3318398267

Regionali 2013: Come votare RETE DEI CITTADINI?

20 febbraio 2013 in Politica, Votazioni

Alle Elezioni regionali del Lazio si può votare RETE DEI CITTADINI usando la scheda verde.

 

Per votarla correttamente bisogna mettere la croce su entrambi i simboli ed esprimere la preferenza per il candidato consigliere più rappresentativo tra quelli riepilogati nell’elenco candidati.

 

Questo è fondamentale al fine di far godere alla lista del vantaggio pieno del proprio voto.

 

Le votazioni sono in concomitanza con le politiche, per le quali si useranno schede di colore diverso.

Si può votare domenica 24 febbraio dalle 8:00 alle 22:00 e lunedì 25 febbraio dalle 7:00 alle 15:00.

ATTENZIONE: Chi dichiarerà preventivamente il proprio voto per la lista RETE DEI CITTADINI entrerà a far parte dell’assemblea sovrana che avrà il controllo sugli eletti della lista secondo il metodo innovativo.

Conferenza stampa TGR

19 febbraio 2013 in Chi siamo, Conferenze

Pubblichiamo uno tra i pochissimi interventi in TV per cercare di spiegare alle persone RETE DEI CITTADINI.

L’illusione della democrazia

18 febbraio 2013 in Comunicati Stampa

In tre anni non è cambiato nulla. RETE DEI CITTADINI continua a scontrarsi con l’illegalità diffusa nella gestione della campagna elettorale, dai cartelloni per i manifesti elettorali fino agli spazi televisivi e mediatici: le tv e la stampa ignorano o, meglio, nascondono l’esistenza di RETE DEI CITTADINI.
Non è facile dimostrare una volontà premeditata dietro questa censura, ma il risultato è davanti agli occhi di tutti: le elezioni saranno falsate in quanto i cittadini non sono stati informati correttamente sui partecipanti alle elezioni. Basta fare un semplice sondaggio per strada per verificarlo.
Per questi motivi abbiamo denunciato l’AGCOM e il CORECOM che avrebbero il compito di vigilare sul rispetto della legge sulla par condicio: all’AGCOM non hanno neanche avuto la decenza di riceverci.
I cittadini coinvolti nella campagna elettorale di RETE DEI CITTADINI si sentono frustrati dall’impossibilità oggettiva di avere una partecipazione democratica alle elezioni. In un paese dove tutto il sistema mediatico è concentrato a dare forza ai soliti noti o a chi ha i soldi non si può avere democrazia.
Le persone sono sempre più deluse e si allontanano dalla vita politica del proprio paese.
Noi vogliamo fare un appello al senso di giustizia e di dovere in ognuno dei giornalisti e operatori dei media: ribellatevi allo stato di schiavitù in cui pochi potenti vi stanno mantenendo! La vostra libertà non può avere un prezzo, la libertà di tutti noi non si compra!
L’informazione libera ed oggettiva è alla base del sistema democratico. Se manca quella siamo rovinati.

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