Adesioni

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Aderire alla RETE DEI CITTADINI è semplice: due gesti e si entra nel laboratorio politico più interessante che c’è!

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Possono aderire singoli cittadini e gruppi.

Iscrizione singoli

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Cosa bisogna fare per aderire?

1. Compilare il modulo di adesione. (scarica il modulo in pdf)

2. Versare la quota di adesione

Come si fà?

1. Di persona.

Ci si può iscrivere a ogni riunione della Rete (clicca qui per info) o contattando i referenti locali della RETE (clicca qui)

2. Online.

Fare un versamento di almeno 15 euro sulla nostra Postepay
4023 6005 9537 6973
indicando come causale “Adesione RETE DEI CITTADINI” + nome e cognome
e inviando il modulo compilato a info@retedeicittadini.net, indicando nell’oggetto ADESIONE

Intestazione: nome “Laura Georgiana”; cognome: “Raduta” (primo Presidente Rete dei Cittadini)

L’estratto conto sarà pubblicato periodicamente sul sito

Iscrizione gruppi

Per far aderire un gruppo bisogna compilare il modulo di adesione per i gruppi (scarica il modulo in pdf).
Perchè l’adesione sia valida basta che almeno 3 (tre) singoli appartenenti al Gruppo si iscrivano all’Associazione Rete dei Cittadini.
Un gruppo può aderire anche mediante versamento di 30 € (secondo le modalità sopra riportate) più l’iscrizione alla Rete dei Cittadini di almeno un appartenente al Gruppo.

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4 risposte a Adesioni

  1. Salve, sono richiedervi di abbracciare una delle tenatiche più annose e cartina tornasole ellai cattiva amministrazioni sociale/politica prodotta negli anni: LA SICUREZZA STRADALE.
    Pur delineata da Leggi e programmi europei oltre che nazionali, conoscendo le caste e i poteri che di insicurezza stradale ingrassano,
    Noi di FLG siamo un’organizzazione che da anni sollecita, incalzando il Governo, le Regioni, i Comuni, e altri decisori pubblici e privati a farsi carico del grave fenomeno dell’incidentalità stradale, spesso “invisibili” poichè non politicizzati.

    Siamo un’organizzazione dei cittadini che non si rassegna ad un modello di sviluppo economico, dei consumi e della mobilità ispirata dal solo profitto economico e che non tiene conto anche dei bisogni e dei diritti (alla salute, alla sicurezza, alla vita) di uomini, donne, bambini, giovani in quanto persone.
    I nostri principi guida dell’intervento riguardano azioni volte a contribuire in generale ad una mobilità urbana sicura e sostenibile, con il principale obiettivo di ridurre drasticamente il numero delle vittime degli incidenti ed aumentare il grado di sicurezza. Anche in linea con quanto stabilito dal piani di settore e/o dai progetti sulle stesse tematiche di Comuni, ciò viene perseguito soprattutto in Umbria dove la mortalità è il 30% più alta che nella media italiana: 9 morti ogni 100 mila abitanti a fronte dei 7 della media italiana. Occorre recuperare i ritardi. Ricordando gli Indirizzi generali e linee guida del piano attuativo del Piano Nazionale Sicurezza Stradale sollecitiamo e proponiamo le modalità operative regionali- responsabilità attuative e le priorità di spesa – nonché la coerenza con i principi guida della Legge 144/99
    L’Italia potrebbe divenire da maglia nera a un ideale laboratorio innovativo su questi temi riducendo effettivamente l’incidentalità e i costi economici e sociali ad essa collegati, nonché renderebbe inutilizzabili le strumentalizzazioni ai danni del bene pubblico di logiche affaristiche e politicizzate, applicando strumenti norme e regole (fra l’altro di Legge dal 99) che non solo taglierebbero il malcostume (privato colletivo) ma darebbe strumenti di una buona gestione amministrativa trasparente, funzionale ad uno sviluppo sostenibile Regionale reale.
    In rappresentanza della componente civile, ci appelliamo ai sistemi regionali affinchè si adoperino al doveroso svolgimento dello stesso rispettando l’impegno del governo centrale nei confronti dei governi locali, che le direttive europee e lo stesso regolamento della Consulta Nazionale sulla Sicurezza stradale e CNEL regolano da anni per il buon andamento e l’ottimizzazione della spesa pubblica in tal senso già delineato e normato, per questo abbiamo dato vita al progetto “sentinelle sicurezza strdale” diffuse su tutto il territorio nazionale perchè con la partecipazione dei cittadini si sollevino disagi (trasporti, marciapiedi, ciclisti, ambiente, sviluppo urbano…ecc ecc) In tale logiche pertanto auspichiamo che l’attenzione oggi innalzata non strumentalizzi oltremodo in nome della crisi visti i fondi resi disponibili e ci si attivi per recuperare i ritardi e l’aggravarsi della situazione determinata da anni di inadeguatezza e inadempienze, sia nazionali che locali, che oltre a sanzioni europee si tradugono in disservizi e morti.
    Chiediamo quindi alla Rete dei cittadini di abbracciare questo ns impegno:
    Mary Mancinelli resp FLG Umbria presidente nazionale FISICO
    http://www.flg.it

  2. Stavo per stampare i cento moduli di adesione che mi ha chiesto Laura… ma mi sono reso conto che non esiste ancora una versione definitiva del Regolamento, non lo Statuto, lo Statutto, come ho già detto qualche giorno fa serve principalmente per dirimere conflitti all’interno dell’associazione soprattutto fra la dirigenza..

    Viceversa il Regolamento in pratica definisce “l’oggetto dello scambio” l’oggetto del negozio giuridico…. in pratica la firma posta sul modulo di adesione è come una firma su un atto notarile e come in qualunque transazione si devono quanto più possibile definire tutti i motivi e le caratteristiche dello scambio.. e il Regolamento serve principalmente a questo…. Ecco perchè quando firmate una polizza di assicurazione c’è un modulo di cinque/sei pagine di cui solo la prima va compilata e le altre sono scritte in caratteri minuscoli e fitti tutti indirizzati a definire e specificare ogni possibile minuzia.

    Ed è per questo motivo che NON SI PUO’ FAR FIRMARE UN MODULO DI ADESIONE… SENZA CHE ALLEGATO AL DOCUMENTO CI SIA IL REGOLAMENTO ATTUATIVO DELL’ADESIONE, I SUOI LIMITI, LE SUE CONDIZIONI.
    Visto che stiamo definendo il tutto facciamo in modo di redigere un Regolamento che entri in una pagina in modo che sia possibile inserirlo sul retro del modulo di adesione…
    Fatemi sapere.

    Laudetur Priapus, Pan et Sol Invictus.

    Veiensfurens.

  3. ci puoi lavorare tu in base alla bozza che cè sul sito?

  4. A me non risulta che sia come dici tu, Orazio.
    Ho fatto iscrizioni a decine di associazioni e nessuna aveva nè statuto nè regolamento allegati.
    Anche perchè se uno ha un regolamento più di una pagina, che fa?
    Non mi risultano neanche i ruoli che stabilisci a Statuto e Regolamento.
    Il regolamento è in continua rielaborazione, come d’altronde tutte le associazioni serie: che fai cambi modulo ogni volta? Fai rifirmare il modulo ogni volta che cambia qualcosa? L’iscritto ha il diritto dovere di informarsi su statuto e regolamento e sulle modifiche successive.
    Sono comunque d’accordo che bisogna fornire, ma a parte, lo statuto dell’associazione, quanto meno a chi lo chiede espressamente