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ADESSO E' L'ORA DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA DEI CITTADINI ha detto 24 febbraio 2011
PERCHE’ NON PROVIAMO AD ELABORARE DELLE PROPOSTE DI LEGGI A FORMULAZIONE POPOLARE “CON MOLTE FIRME DI ADESIONE DEI CITTADINI” DA PUBBLICARE SU QUALCHE QUOTIDIANO O TV DISPONIBILI AD APPOGGIARE QUESTE INIZIATIVE E SFIDARE IL GOVERNO AD APPROVARLE ?
laura raduta ha detto 25 febbraio 2011
Bella idea, ADESSO E’ L’ORA DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA DEI CITTADINI,
ma ci sono gia un infinità di iniziative, proposte di legge ecc.. il problema che ci siamo posti noi, non è cominciare da capo sempre.. ma coordinare tutte queste realtà che si danno da fare, farle comunicare tra di loro per una maggiore efficienza e maggiore risultato.
ci dai una mano?
pedrana cardelio ha detto 17 marzo 2011
La storia ci insegna che nella politica italiana sono evidenti la mancanza delle basi storiche e colturali,oltre che civili ben lontani dalla gestione democratica e trasparente della cosa e del danaro pubblico,inopinatamente passato ai cosiddetti raccomandati presenti sul territorio e nelle istituzioni.
Considerato che milioni di cittadini italiani confermano la mia tesi, sulla quale non possono più essere assenti allo sbandamento delle classi politiche in campo,che non hanno ancora trovato la strada per risolvere il problema dei problemi dell’ Italia cioè, quello di salvare e potenziare i valori della nostra Repubblica unica ed indivisibile Art 5 della Costituzione 1948,
Per raggiungere detto obiettivo è urgente riportare i valori democratici, sociali morali e civile ai cittadini per votare nei tempi e nei modi dovuti, i propri rappresentanti al Parlamento e negli Enti Locali in forma diretta ed autonoma.
In questi ultimi anni i poteri del Governo Berlusconi hanno portato sul territorio Nazionale una gestione dello Stato,dove non si trova un funzionario disposto ad ascoltare il cittadino dipendete dalla politica schizofrenica ed irrazionale del Governo teso a bloccare le strade dello sviluppo dell’ Italia e dei suoi cittadini ed in particolare nel contesto dell’U.E.
La conferma dei risultati e delle loro conseguenze alla gestione del Governo sono chiare e comunque radicate nella politica dei suoi Ministri spergiuri, che avendo giurato la fedeltà allo Stato e alla nostra bandiera tricolore,stanno tramando di spaccare l’Italia in 20 staterelli quali sono le 20 regioni Italiane.
Infatti esse rappresentano Enti artificiali,burocratici e costosi che gravano per miliardi di euro sui bilanci annuali dello Stato, corrispondenti a due annualità degli interessi dello Stato,cioè i fattori che rappresentano una forte percentuale il debito pubblico.
Si tratta di intervenire nel Sistema della gestione,territoriale, e di sviluppo dell’Italia, nel contesto dei dettami della Costituzione 1948,per cui è inderogabile il potenziamento della gestione decentrata ed autonoma degli 8100 Comuni,Art 5 della Costituzione. ,riconsegnando le loro funzioni istituzionali connesse agli interventi e alle prestazioni dei servizi e ai mezzi di produzione ai cittadini in tempo reale.
Se si esaminano questi compiti e difficile stabilire le funzioni delle Regioni nell’ambito di una programmazione dovrà essere di prevalente interesse dell’Ente Locale, per cui dovrà essere una gestione diretta delle risorse tecniche, finanziarie,ed organizzative le Municipalità Enti destinati alla realizzazione delle funzioni politiche ed istituzionalizzate dei Comuni territorialmente già competenti, per eleggere in forma diretta i propri rappresentanti al Parlamento,
Infatti i Comuni della Municipalità, partecipano attivamente e con la responsabilità personali del sindaco e dei consiglieri comunali,al controllo e alla gestione dei trasferimenti annuali destinati alla Sanità, all’Assistenza Nazionale e alle strutture mediche ed assistenziali.
Particolari attenzioni saranno destinate alle strutture mentali e per gli anziani ,in tempi reali,e dipendenti dalla struttura operativa dei servizi semplificati dal programma locale.
Le Municipalità rappresentano la riorganizzazione e il controllo territoriale sociale ed economico dei Comuni, i quali sono collocati in un’area territoriale corrispondente ad una superficie delle attuali Province, escludendo dalle stesse le 4 future Città metropolitane e le Comunità Montane.
Con le Municipalità si bloccano le spinte leghiste regionaliste verso il federalismo fiscale, municipale,che hanno le funzioni di approccio sul territorio delle Regioni per raggiungere la secessione leghista fondata sui principi della Devolution (fallita).
Le Municipalità potranno aprire la via alle procedure riformatrici del Titolo V parte seconda della Costituzione che nonostante la Legge Bassanini non sono stati raggiunti gli obbiettivi prefissati, causa la complessità di applicazione e comunque gravemente avulsa dai rapporti dell’Italia nel contesto delle funzioni decentrate già note con il trattato di Maastricht e del Trattato di Lisbona 2009.
Le Municipalità fanno parte integrante e sostanziale dello SDE Sviluppo Democratico Europeo, il movimento operando nel contesto del Trattato di Lisbona 2009,e secondo le ultime decisione dello Stesso, ha recepito a pieno titolo l’impegno di dare attuazione alle funzioni dei Comuni Europei con il sopporto della dotazione finanziaria, scambiare esperienze, opinioni, estendere i valori morali e civili tesi migliorare le conoscenze la storia dei paesi e delle città dei popoli europei e rafforzare le basi del nostro avvenire e quello delle nuove generazioni.
Con questa premessa ritengo che l’iniziativa per riportare i poteri dei cittadini nella società civile e nella politica del fare,rappresenti la soluzione del problema dei problemi cioè quello dell’Italia una Repubblica unica ed indivisibile come previsto dall’ Art 5 della Costituzione 1984 di estrema attualità.
Resto in attesa di vostre notizie in merito a possibile collaborazione sui territori nazionali.
Distinti saluti responsabile SDE Arch.Cardelio Pedrana
Gianluca Palmara ha detto 18 marzo 2011
Arch. Pedrana, la posizione dello SDE è molto interessante e sicuramente le idee che esprime possono arricchire RETE DEI CITTADINI, impegnata proprio in questi mesi a portare avanti un difficile ma improrogabile percorso aggregativo, senza cappelli ideologici di alcun tipo, nè contatti con partiti-casta, ma solo con la volontà di dare dignità politica a quello che appare come un vasto movimento civico radicato localmente, innovatore, democratico, etico, ma ancora poco autoconsapevole. A mio avviso le municipalità sono il perno del rinnovamento nazionale, il luogo di ocntatto e di espressione delle funzioni democratiche oltrechè della vita quotidiana. Le municipalità hanno il compito stiorico, a mio avviso, di elaborare alternative “pratiche” e questo sta già avvenendo. Come RETE DEI CITTADINI stiamo cercando di portare avanti strumenti di partecipazione civica, di economia alternativa (ad esempio una moneta complementare per gli acquisti locali) oltre che buona pratiche in materia di mobilità ed energia. Intanto, se vuole, potremmo pubblicare questo suo commento come vero e proprio post (magari ce lo reinvii in forma adeguata ad una pubblicazione in homepage) e successivamente la contetteremo. RETE DEI CITTADINI è uno strumento, uno spazio, una casa,un megafono a disposizione di chi condivide il Manifesto, e non ha “mura” da difendere, nè posizioni da imporre. Cordialità
Dott. Gianluca Palmara
pedrana cardelio ha detto 19 marzo 2011
ringraziol’inrevento del Dott Gianluca Palmara sono disponibile ad approfondire il problema delle municipalità nel contesto delle funzioni di sindaco e consigliere nazionale dell’ANCI con la presntazione nell’anno 2003 alle prime commissioni affari istituzionali una proposta di legge popolare legge .22-05-1970 n.352 comma 2 alla Camera nella seduta del 23 marzo 2003 ,n,566 e ala Senato il 6 maggio 2003 n.47
In particolare il potenziameto dei movimeti dei cittadini dovrebbero trovare un valido spazio nelle elezione comunali del maggio 2011.
resta il problema dela formazione delle liste alle auqli sono note le difficòltà di chiuderle in tempi dovuti.
non conoesendo l’organizzazione del <movimento affido a lei alcune proposte in merito per le quali si dovrebbe superare il nodo delle liste alle quali vendo affidati ai cosi detti Leader Raccomandati dala poltica o del copo del monemto non più affidabili sulle quli sono noti i sondaggi che portano al 40% di cittadini non votanti resto in attesa d sue comunicazione i merito cordiali saluti Arch. Cardelio Pedrana s
RDC Staff ha detto 7 aprile 2011
occorre dare una sistemata a questa pagina.
in alto metterei:
– entra nell’AREA DISCUSSIONI (dd)
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– unisciti alla RETE DEI CITTADINI
– proposte e comunicazioni
– bollettini
gianni messina ha detto 17 maggio 2011
Esprimo gratitudine a chi trova il tempo di esporre sue proposte sulla questione liste alternative alla POLITICA. Resta il fatto,fondamentale, che bisogna riattivare negli italiani il senso di appartenenza alla partecipazione attiva di un cambiamento. Vorrei dire che occorre coinvolgere con idee/proposte semplici leggi geniali, chi non ha più fiducia nella possibilità del cambiamento innescando un processo che riuscirebbe a convincere anche i più scettici! A questo punto si tira in ballo la strategia politica vera e propria, occorre coinvolgere, fare uscire le persone da casa, guardare meno la tv, stare più insieme questo crea valore che ne pensate?
RDC Staff ha detto 19 maggio 2011
@gianni, sono d’accordo assolutamente che occorre coinvolgere, MA COME? noi abbiamo provato in mille modi e continuiamo a fare tentativi, abbiamo creato un contenitore che è RDC con la massima partecipazione e apertura grazie al forum on line, abbiamo fatto cosi per la lista partecipata programma e tutto il resto per le regionali lazio 2010, lo abbiamo continuato a fare con il nuovo statuto di RETE DEI CITTADINI, lo stiamo facendo con la proposta di Lista Patecipata nazionale, che dovrebbe essere proprio lo strumento di partecipazione innovativo che fa partecipare le persone… ma abbiamo bisogno di una mano.. non abbiamo i guru che ci danno visibilità, abbiamo solo noi stessi.. semplici cittadini che devono lavorare costantemente per invogliare alla partecipazione..
ci dai una mano?
cardelio pedrana ha detto 19 maggio 2011
leggo con piacere gli inteventi di gianni messina e di lauraduta che condivido,per cui sul tema inerente la politica destinata al convigimento dei cittadini è etremamnte difficoltosa.
ora si tratta di delineare sul territrio la posizioni dei varii movimenti in un progetto unico con il qule si stabiliscono e si precisano le inzitive politiche ed amminstative. si si tratta di coivolgere i fonma direttai citadni, a mo avuiso le municipaità le quali potrebbero rapprentare una nuova struttura istituzioalizzata in forza alle leggi nazionali ed europee. in questo contesto sarà utuie definire le posizini dlle 20 Regioni italane non compatibili con i concetti di comunità come previsto dai rapporti nazionali e internazionali euorpee.
per l’italia partecipare alla raccolta delle cinquantamila firme come previsto dalla legge 25-02-1970 n352 art 71 comma 2 titolo V della costituzione 1948.
cordiali saluti
N.B.il concetto di municipalità gia reso noto al dott Palamara gianluca di rete dei cittadini .
cordiali saluti e passa la parola Cardelio pedrana