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Il lavoro è diventato anacronistico?

30 aprile 2014 in Economia

Che razza di società stiamo costruendo???
da PolisTV

Domani è la festa del lavoro.

Buona festa a chi il lavoro ce l’ha. Buona trasferta, gita, barbecue anche a chi il lavoro non ce l’ha. Buon lavoro a chi domani dovrà tenere aperti i centri commerciali nel quale ci recheremo allegramente a fare shopping, per arredare la casa o solo per soddisfare una delle nostre tante esigenze edonistiche.

La FESTA del LAVORO in tempi di crisi, dove il lavoro scarseggia, dovrebbe essere un’occasione di riflessione, non solo di evasione.

Siamo nel XXI secolo, il lavoro è diventato anacronistico?

Una cosa fondamentale sulla quale ti invito a riflettere è capire che razza di società stiamo costruendo e quale società vorremmo.Oggi, grazie a Dio e all’intelligenza umana, un trattore solo fa il lavoro di mille zappatori. E bastano una decina di lavoratori, forse meno per costruire il trattore e manutenerlo, e estrarre il carburante per farlo andare. E’ una cosa magnifica, abbiamo scoperto un tesoro, una bacchetta magica che permette di ridurre del 99% le fatiche umane, e mai vorrei tornare indietro. Mai vorrei essere costretto a zappare la terra per nutrirmi, se non è una mia libera scelta.lavoroMa invece di ridurre la giornata lavorativa, e avere più tempo per goderci la vita e il tempo libero, per leggere e filosofeggiare, costringiamo i contadini superstiti e gli operai a turni massacranti e a salari da fame, e diciamo alle restanti 990 persone di andarsi a cercare un lavoro qualunque, altrimenti dovranno digiunare. Qualunque lavoro: distribuire volantini, consegnare le pizze a casa, fare vendite telefoniche: purché si venda di più, “consumate per creare occupazione” “l’economia gira con te” altrimenti l’economia ristagna e la gente, in quest’epoca di abbondanza e di magazzini strapieni, muore di fame e si suicida.Non ha dell’irrazionale tutto ciò? Quindi il tema del lavoro è legato al futuro che stiamo costruendo. Va bene se il petrolio, il trattore, l’avanzamento tecnologico mi risparmia la fatica, non va bene se se mi rende più schiavo di prima.

Scienziati e esperti, a partire da Jeremy Rifkin ormai da diverso tempo hanno scritto numerosi saggi dedicati alla fine del lavoro. Il movimento per le creative commons ha prodotto risultati per l’ingegno umano inimmaginabili. Non solo libri e canzoni, ma Sistemi Operativi come Linux, piattaforme come WordPress, software come Gimp e persino oggetti fisici, come le stampanti 3D, in grado di repliclare se stesse e di creare oggetti per la casa, facendo a meno di brand e di centri commerciali.

Certo, tutto ciò avrà un grosso impatto sull’occupazione prossimamente e per questo ci chiediamo: ha senso continuare a vivere per lavorare o per cercare lavoro? Non avrebbe più senso lavorare il minimo per soddisfare le esigenze fondamentali di ciascuno e dedicare il tempo libero alle attività sociali, ricreative, ludiche, no profit, che danno certamente più soddisfazione della continua produzione di beni fatti in serie?

Ti hanno mai posto queste domande? E che cosa possiamo fare? Che cosa faranno i nostri candidati alle elezioni, dopo essere stati eletti?

La tua voce conta, vieni a trovarci sul sito www.polistv.it dove potrai dire la tua nei commenti, ma potrai anche proporre alla redazione di affrontare i temi che ti stanno a cuore, di intervistare gli esperti che conosci, e potrai collaborare gratuitamente alla creazione e alla diffusone dei contenuti.

Scrivici, anche rispondendo a questa mail, se vuoi contribuire alla riuscita del progetto, se vuoi darti da fare per un’informazione libera e orizzontale, fatta dai cittadini per i cittadini, dalle persone comuni che affrontano i temi cruciali per il futuro, e si confrontano in maniera paritaria.

Ti aspettiamo… c’è un lungo ponte per pensarci, leggere questa mail, condividerla e scrivere la tua risposta.

Beniamino Altezza

ps: di questo messaggio ne è stata tratta una petizione, che sta avendo un grosso successo in pochi giorni. Puoi sottoscriverla anche tu (e invitare i tuoi contatti a farlo) dalla pagina http://www.change.org/it/petizioni/politici-giornalisti-e-sindacati-italiani-1-maggio-2015-superiamo-la-retorica-del-lavoro-a-ogni-costo-della-societ%C3%A0-in-crescita-perpetua-e-della-produzione-di-beni-inutili nella quale è possibile lasciare il proprio messaggio alla redazione della tv e a tutti i lettori.

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