I partiti son partiti… ora serve una

11 maggio 2012 in Democrazia Diretta, Politica

DEMOCRAZIA VERA
di Michele Boato
In queste elezioni, che hanno coinvolto quasi 10 milioni di elettori, il Popolo della Libertà, partito che ha governato fino a qualche mese fa ed è tuttora il principale nel Parlamento, è stato letteralmente azzerato; un esempio: a Parma passa dal 47% delle scorse comunali al 5%.

I suoi esponenti, da Berlusconi all’ultimo deputato, non sanno che dire né a un microfono né ai loro (ex) elettori.

Più o meno lo stesso vale per gli altri partiti: inutile nascondersi dietro ai successi personali di Tosi e Orlando: LegaNord (7,7% a Como, 5 a Belluno, 3,7 a Genova, 11 a Monza) e Italia dei Valori (a parte Genova e La Spezia) sono state dimezzate. Federazione della sinistra, Sinistra ecologia e libertà e Futuro e libertà sono quasi ovunque desaparecide.

Un po’ meno distrutti PD (a Genova passa dal 34 al 23%, a Palermo dal 16 all’8%) e UDC ( 2,6 a Piacenza, 2 a La Spezia, 3 a Verona, 3,7 a Belluno), ma comunque molto ammaccati, diciamo sopravvissuti.

Molti che li avevano votati, hanno deciso di non andare nemmeno ai seggi (il 9% in più delle scorse elezioni, che diventano il 12% nel NordEst; in tutto circa 700.000 persone che alle scorse comunali avevano votato).

Molti di più hanno votato per il Movimento 5 Stelle di Grillo, facendo eco al suo sarcastico “Vaffanc…”: 14% a Genova, 19 a Parma (al ballottaggio),11 a Monza, Belluno e Alessandria, 10 a Piacenza, La Spezia e Pistoia, 9 a Verona, 35% a Sarego (Vi), comune di 6500 abitanti che elegge il primo sindaco del M5stelle, 18% a Mira (Ve) città di 39.000 abitanti in cui il candidato grillino va al ballottaggio.

Vedremo cosa succederà nelle nuove amministrazioni elette; comunque tra ladri, zombie e bungabunga, peggio di così sarà difficile…

Voltare pagina

Non basta cambiare voto, occorre passare da un sistema di caste (gruppi di potere politico-finanziario che vivono in un mondo a sé, e puntano al proprio interesse, prima che al bene comune), a una democrazia vera, in cui la gente comune possa decidere, possa contare sul serio.

Non basta la “partecipazione” fatta di persone disinformate, chiamate a votare ogni tot di anni e magari ad assistere alla pseudo illustrazione di qualche progetto o qualche PAT, senza poter veramente decidere su nulla. Occorrono strumenti di Democrazia diretta, come i Referendum (nazionali e locali) senza Quorum: chi vota decide, come in Svizzera, Baviera, California; come in tutte le elezioni.

Perciò un caldissimo invito a firmare, entro giugno, la Proposta di legge di iniziativa popolare “Quorum Zero = + Democrazia”.
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NDR- Ricordiamo che il 20 Maggio a Roma di terrà l’Assemblea RETE DEI CITTADINI che ha per scopo la costruzione di un Progetto per le nazionali 2013, QUI tutte le info necessarie.

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1 risposta a I partiti son partiti… ora serve una

  1. I partiti non sono affatto partiti ma hanno saldamente in pugno il potere e la sorte degli italiani.
    Pensare che un cambiamneto reale possa avvenire attraverso le elezioni è una puerile illusione.
    La democrazia in italia non potrà mai venire dal regime dei partiti perchè sono proprio i partiti uno dei principali ostacoli alla democrazia, l’altro ostacolo essendo l’ignavia della stragrande maggioranza degli italiani che hanno sempre consentito e sostenuto attivamente atteraverso il voto quest’infame regime.
    Ciò che serve è battersi per ottenere almeno uno strumento di democrazia, qual’è il referendum propositivo senza quorum, sapendo però di dovere affrontare l’opposizione irriducibile dei partiti che vedono nella democrazia la fine del proprio arbitrario potere assoluto.

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