Intervento manifestazione Parlamento Pulito 16/04/2011

16 aprile 2011 in Campagna sensibilizzazione, Parliamone insieme, Senza categoria

Sergio Mazzanti, RETE DEI CITTADINI

Salve a tutti, leggerò questo intervento innanzitutto per rispettare i quattro minuti a disposizione, ma soprattutto perchè parlo a nome dell’associazione di cui faccio parte, la RETE DEI CITTADINI. Questo intervento è stato infatti comunicato anticipatamente a tutti gli iscritti e simpatizzanti e io non sarò altro che il portavoce della RETE DEI CITTADINI qui a questa manifestazione.

Siamo qui perchè 350.000 cittadini hanno sottoscritto una proposta di legge e questa proposta di legge rischia di non essere neanche presa in considerazione da quelli che dovrebbero essere i nostri rappresentanti. Si potrebbero avanzare delle critiche a questa proposta. Qualcuno potrebbe ad esempio dire che i reati non sono tutti uguali, che nel nostro paese (e non solo nel nostro paese) la giustizia funziona male, tanto male che possono essere condannate persone innocenti; sappiamo che la giustizia è spesso usata come arma per mettere a tacere dei personaggi “scomodi”. Qualcuno potrebbe dire che due mandati sono troppi, oppure troppo pochi, visto che nella politica come è attuata oggi un cittadino comune ha bisogno di tempo ed esperienza per capire come funziona l’amministrazione di un comune.
Ma l’importante ora non è questo. L’importante è che 350.000 cittadini vogliono dare un segnale forte, vogliono un cambiamento radicale del modo con cui siamo rappresentati. La gente non conta più niente. E noi vogliamo contare! Il potere appartiene al popolo e il popolo siamo noi, tutti noi. Il potere appartiene al popolo, e noi vogliamo riprendercelo!

Ma il problema non è QUESTA proposta di legge. Il problema è che 207 proposte di legge di iniziativa popolare sulle 216 presentate dal 1979 non sono state approvate e molte non sono state neanche esaminate. I politici, i nostri “rappresentanti”, dovrebbero avere un’unica preoccupazione, anzi un’unica occupazione: riportare nelle istituzioni la volontà di chi li ha eletti. La proposta di legge di iniziativa popolare è uno dei pochi strumenti di Democrazia Diretta che abbiamo a disposizione. Ci stanno sputando sopra. Come stanno sputando sopra ai referendum, un’arma già indebolita dalla presenza del quorum e dal fatto che essi possono solo abrogare delle leggi già vigenti. E ciò nonostante si fa di tutto per boicottarli. Dobbiamo farci sentire per valorizzare quei pochi strumenti davvero democratici che abbiamo per influire sulle decisioni politiche.
Ma tutto ciò non basta. Il problema è che i politici sono sottoposti al giudizio degli elettori solo al momento delle elezioni; anzi, se pensiamo all’eliminazione del voto di preferenza, spesso neanche alle elezioni. Durante l’intero arco del mandato elettorale gli eletti possono fare quello che gli pare, senza che nessuno possa dirgli nulla. Con la situazione socio-politica attuale e con i mezzi di comunicazione cha abbiamo è facile a chi detiene il potere “ammaestrare” il momento elettorale e renderlo la farsa a cui assistiamo durante tutte le elezioni. Questo succede perchè non esiste nessun vincolo di mandato, nessun collegamento tra eletti ed elettori che duri l’intera legislatura.

La manifestazione di oggi è una protesta sacrosanta, chiediamo un minimo di decenza a questa classe politica. Ma, pensate, se l’eletto fosse davvero espressione della volontà popolare, ci sarebbe davvero bisogno di spendere soldi ed energie per raccogliere decine di migliaia di firme per proposte di legge di iniziativa popolare, petizioni, referendum? Se l’eletto andasse a chiedere agli elettori cosa deve fare ci sarebbe davvero bisogno di tutto ciò? Purtroppo oggi non è possibile per legge stabilire un vero vincolo di mandato. Ma è possibile stabilire questo vincolo PRIMA delle elezioni, creando delle liste elettorali in cui i candidati sottoscrivono un documento che li vincola al volere di tutti i sottoscrittori della lista. Così non dovremo più scendere in piazza a pregare i nostri dipendenti (perchè i politici SONO i dipendenti degli elettori) di prendere in considerazione le proposte dei cittadini. Saranno gli eletti a venire a chiederci cosa fare.
Tutto ciò è possibile, gli strumenti per consultare gli elettori ci sono, gli strumenti per creare questo vincolo di mandato ci sono, a partire dal sistema della Lista Partecipata. Così avremo non solo un Parlamento Pulito, ma un parlamento che è davvero espressione della volontà del popolo. Il potere appartiene al popolo. Riprendiamocelo!

Share Button

Lascia una risposta

Devi essere loggato per inviare un commento.