No President, No Party!

21 aprile 2010 in Articoli, Marzia Marzoli, Parliamone insieme, Politica

Emma BoninoLa coerenza dell’incoerenza di Emma Bonino.

La candidata alla Presidenza della Regione Lazio Emma Bonino, ha perso la sfida elettorale e perde anche l’interesse per il ruolo di capo dell’opposizione, sceglie di rimanere in Senato!
Un elettore, è un voto e nient’altro, Emma Bonino diglielo tu ai tuoi elettori, se hai coraggio.

Un elettore invia un messaggio alla RETE DEI CITTADINI: Emma Bonino rimane in senato, avevate ragione voi, ho sprecato il mio voto.
E’ bastato aspettare gli eventi per leggere ciò che qualcuno aveva già detto: la vecchia politica si distingue dal fatto che pensa solo alla poltrona, meglio ancora se si può scegliere!

Il giorno 22 Marzo la signora Emma Bonino ha partecipato alla tribuna elettorale, per un faccia a faccia con le candidate alla Presidenza del Lazio, Renata Polverini e Marzia Marzoli della RETE DEI CITTADINI.
Quel giorno la Rai assegnò le poltrone alle ospiti in maniera che la RETE DEI CITTADINI fosse vicino ad Emma Bonino, così che quando la giornalista rivolse la domanda ad Emma Bonino, su che scelta avrebbe fatto in caso di sconfitta all’elezione Regionale, visto che aveva il ruolo di vicepresidenza del Senato, vi fu una reazione che le telecamere e la risposta della stessa Bonino hanno tralasciato, un’esitazione che, per chi le era accanto, fu solo una conferma.
La Bonino, che per tutta la campagna elettorale si eresse a paladina della legalità dichiarò: “Vincente o non vincente si rimane ad assumere la responsabilità d’opposizione del Lazio…..Questo dice la legge del Lazio.”
Mentì, convinta di dover mentire! La voce tentennante mentre diceva che, in caso di sconfitta, avrebbe seguito alla lettera la legge elettorale in vigore, ne è la prova.

Ma allora perché gli elettori non si incazzano?
Non è giusto concorrere alle Regionali del Lazio solo per vincere la poltrona da Presidente, perché non dirlo apertamente a tutti gli elettori, prima dell’elezione, che nel caso la poltrona non fosse stata quella del vincitore, il ruolo del capo dell’opposizione non sarebbe stato abbastanza per rappresentare le proprie capacità politiche, per rappresentare tutti i voti espressi dagli elettori convinti da migliaia di messaggi pubblicitari, ingannevoli!

Ora che resta di tante promesse e di tanti slogan elettorali, se si è rimasti senza il Presidente, che messaggio misero è quello che si partecipa ad un’elezione solo per vincere? Non c’è bisogno d’opposizione visto che, tirando le somme, la politica portata avanti da tutte e due le parti finora è stata sempre la stessa?
Se Renata Polverini si dovesse dimettere, cadrebbe la giunta Regionale, per quale motivo, se una coalizione perde non è obbligata almeno moralmente a servirsi del candidato presidente, per rappresentare l’opposizione, esattamente, come l’elettorato se lo sarebbe aspettato?

RETE DEI CITTADINI a causa dell’oscuramento mediatico, non è riuscita ad avere un posto dentro il consiglio della Regione Lazio, forse anche a causa di messaggi ingannevoli, su rappresentanza e alternativa politica, che ora evidentemente nessuno metterà in campo, Emma Bonino per prima, rinunciando al ruolo di capo dell’opposizione.

Cittadini, voi che siete alla ricerca di una rappresentanza, che sostenga le vostre istanze, ricordatevi alle prossime elezioni che in cambio del vostro voto, della vostra fiducia, il candidato, vi deve una solenne promessa di onestà e coerenza, vi deve la sua poltrona, nel caso non assolvesse ai suoi doveri. Per questo tutti i candidati della RETE DEI CITTADINI avevano firmato PRIMA delle elezioni una lettera di dimissioni in bianco! Perché il candidato e di seguito l’eletto è, o almeno dovrebbe essere, solo uno strumento in mano ai cittadini; invece è ormai da anni l’esatto opposto!

RETE DEI CITTADINI ha urlato per mesi un concetto semplice e profetico: chiedete ai vostri candidati di essere coerenti con le promesse elettorali, in caso contrario sfiduciatelo e chiedete indietro il vostro voto.
Emma Bonino ci ripensa e rifiuta il ruolo di capo dell’opposizione nel consiglio della Regione Lazio, gli elettori ci ripensano e rivogliono tutti i loro voti.

La ciliegina sulla torta ce la riferisce Il Giornale di ieri, la signora Bonino è la seconda per assenze al Senato con il ben 78%cosa succede a te che stai leggendo se non vai al lavoro per cosi tanto tempo?

Marzia Marzoli

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10 risposte a No President, No Party!

  1. la signora in questione avrà cose piu importanti da fare che mantenere le promesse con i suoi elettori, tanto lo sa benissimo, gli italiani hanno memoria corta, anzi cortissima, e si fanno abbindolare da qualche manifesto e qualche buona battaglia fatta in passato..

    continuate a sprecare il vostro voto..
    ma la prossima volta che vi piazzano l’inceneritore, o la centrale a carbone, e nucleare sotto casa.. cercate di piangere in silenzio!!

  2. Poverina, la laura, che la sua squadra del cuore ha perso. Perché è solo questo il punto no?
    Se perdi dai la colpa agli avversari. Se sei immorale, falso e ipocrita dai sempre la colpa agli avversari, tanto alla fine l’importante non è comportarsi civilmente, è vincere, non importa quanta verità uccidi nel percorso.

    Berlusconi è stato un buon maestro per le moderne ideologie della sinistra, non è vero laura?

  3. Scusa laura, ho letto male, pensavo fossi una supporter della Bonino andata a male :)

    Pardon :)

  4. La Lista Civica RETE DEI CITTADINI vuole denunciare l’incoerenza e la falsità della solita vecchia politica fatta da politicanti che pensano solo alla poltrona, meglio ancora se si può scegliere!

    Siamo sicuri che avremo tempo e modo per denunciare l’incoerenza verso i propri elettori della Polverini, ma stavolta è stata la Bonino a ricordarci uno dei motivi per il quale è nata RETE DEI CITTADINI!

    Infatti dopo che, in campagna elettorale, la Bonino aveva dichiarato: “Vincente o non vincente si rimane ad assumere la responsabilità d’opposizione del Lazio….Questo dice la legge del Lazio.” (Tribuna stampa del 22/03/2010 del TGR)

    Calata la “polvere” dell’elezioni la stessa Bonino, ertasi paladina della legalità in campagna elettorale, abiura se stessa scegliendo di rimanere in Senato! A dimostrazione che i cittadini, per i soliti politicanti di sinistra-destra-centro, sono solo dei voti ai quali è stata tolta la sovranità.

    Alcuni elettori hanno scritto alla RETE DEI CITTADINI dicendoci che avevamo ragione noi nel dire che chi votava i soliti noti avrebbe sprecato il voto!

    Noi diciamo agli elettori della Bonino di fare esattamente come la loro rappresentante che con il suo ripensamento ha rifiutato il ruolo di capo dell’opposizione in consiglio regionale, cioè ripensarci e rivolere indietro il proprio voto.

  5. Anch’io riconosco di essermi sbagliato: il mio voto alla Bonino è stato sprecato e suona paradossale lo slogan coniato per la campagna elettorale: TI PUOI FIDARE.
    La Bonino ha abusato della nostra fiducia pur di restare attaccata alla poltrona che gli garantisce maggior prestigio (e più soldi immagino).
    Questo episodio mi servirà da insegnamento per la prossima elezione.

  6. @Dario!! avevi letto male evidentemente:) nessun problem..

    @Stefano.. ti servirà da insegnamento? lo spero.. perchè non è la prima e neanche l’ultima che i lor signori vi prendono per il c..lo!

    speriamo che le coscienze si svaglino.. ma sarà in tempo ad evitare il disastro?

  7. E’ giunto il momento di reagire e mandare finalmente a casa questi personaggi per lasciar spazio a chi fà veramente gli interessi dei cittadini !!!! Rete dei cittadini per sempre, in ogni modo ed in ogni luogo !!!!!

  8. Alla faccia di chi ci voleva convincere a votare il centrosinistra perché era “il male minore”. Ma perché ci dovremmo ancora fidare di costoro?

  9. Purtroppo i cittadini hanno la memoria corta, e alle elezioni successive troppo spesso tornano a votare chi li ha presi per i fondelli.
    Sta a noi della Rete dei Cittadini ricordarglielo continuamente!
    Anche se non siamo entrati in consiglio regionale, dobbiamo fare opposizione.
    E opposizione a tutti e due gli schieramenti (tanto uno vale l’altro, come ha dimostrato l’ennesimo voltafaccia della sinistroide di turno)

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